venerdì 3 febbraio 2012

Fusione o no?

In questi giorni si parla nuovamente di fusione tra le due realtà calcistiche cittadine: la Pro Imperia e l'Imperia calcio. Già altre volte era capitato di sentire abbozzi di trattative svanite nel "nulla di fatto" per rifiuti categorici da una parte o dall'altra. Ora forse, più per il momento di difficoltà economica di tutto il sistema (calcistico e del paese in generale), ci si mette intorno ad un tavolo e si discute. Imperia non si può più permettere due società di calcio di un certo livello. Non è detto che si arrivi alla fusione perchè le problematiche da risolvere sono parecchie: bilanci, strutture gestite, divisione dei ragazzi del settore giovanile esubero di giocatori delle prime squadre ecc. Tutti problemi che possono però diventate potenziali punti di forza. Strutture calcistiche gestite da un unico soggetto, un grande settore giovanile, rapporto univoco con il Comune, una prima squadra con la possibilità di scegliere il meglio dalle due attuali rose, magari un riavvicinamento del pubblico allo Stadio Ciccione, perchè la gente che non si occupa tutti i giorni di calcio giustamente non comprende... (oggi gioca l'Imperia ? ma quale la Pro l'altra, la vera, la finta. Ma tu sei dell'Imperia, ma di quale Imperia? ... ma lì non ci giocava ... ?? No, gioca nell'altra.).Sarebbe un gran passo in avanti per la città, anzi in questo momento forse diventerebbe il polo calcistico per eccellenza del Ponente ligure.
Copio e incollo la notizia apparsa ieri sera su Sanremonews con le considerazioni di alcuni protagonisti delle due società:

L'Imperia Calcio e Pro Imperia una realtà unica? È molto probabile. Le due società nelle scorse settimane si sono incontrate e si è parlato di fusione. Le due società calcistiche più importanti del capoluogo potrebbero a fine stagione diventare una sola realtà calcistica. A confermare le voci che si rincorrono da qualche ora sono gli stessi dirigenti delle società che ammettono che ci sia stato un contatto e un conseguente incontro che si è rivelato “costruttivo e propositivo”.


L'Imperia Calcio sta passando, da qualche giorno, un difficile momento societario, infatti, i giocatori hanno deciso di entrare in silenzio stampa in segno di protesta nei confronti della società che non avrebbe dato loro le garanzie necessarie per continuare a lavorare con la necessaria serenità. La “diatriba” sarebbe nata a causa dei mancato pagamento dei rimborsi spese sostenute dai giocatori a carico della società. Un ulteriore tegola sulla testa sarebbe arrivata dalle dimissioni irrevocabili del mister Alfredo Bencardino che avrebbe lasciato la guida dei nerazzurri per “motivi personali”.

Sanremonews ha contattato telefonicamente Michele Sinagra (dirigente dell'Imperia Calcio) che ha detto: “Sulla questione fusione – commenta Sinagra - penso che siamo al punto di prima. Sì è vero ci siamo parlati ma da lì a dire che è cosa fatta ce ne passa. Ora pensiamo a terminare la stagione cercando di raggiungere l'obiettivo che ci siamo prefissati. La volontà di andare verso una fusione c'è e c'è sempre stata però ci sono dei problemi pratici. Inoltre – prosegue il dirigente - sono due società con due storie e filosofie diverse non sarà facile. Ripeto, ci sono delle problematiche di carattere anche di bilancio e di proprietà (campi sportivi etc...) che possono creare degli ostacoli.

Il presidente Gagliano è del mio stesso avviso come lo sono i giocatori, anche lui ha presenziato all'incontro con Marco Alberti (Presidente della Pro Imperia,ndr) che si è rivelato un incontro cordiale e propositivo. Per quanto riguarda le dimissioni di Bencardino è stata una decisione dettata da problemi personali e per ora la squadra si sta allenando in autogestione sino a quando non decideremo chi sarà il suo sostituto che potrebbe essere un interno alla società, forse De Cesare.

Riguardo ai giocatori – conclude Sinagra –, che hanno protestato per la mancanza di garanzie per il futuro, oggi stesso abbiamo avuto un incontro chiarificatorio con loro e si è deciso di andare avanti tutti insieme. Stiamo valutando le offerte di altri due gruppi che sono interessati ad entrare nell'assetto societario e se ciò accadrà per il nuovo tecnico dovremo confrontarci con loro”.

Più ottimista ed entusiasta il Presidente della Pro Imperia Marco Alberti che ha così commentato l'ipotesi fusione: “Diciamo che si è aperto un dialogo costruttivo e sincero. Parlare di fusione forse è un po' prematuro ma l'obiettivo è quello. Penso che le due realtà possano convivere tranquillamente assieme. L'idea di una società unica con tre campi e con tante risorse apre uno spiraglio alla possibilità di fare un calcio vero e di livello. Credo che si può fare meglio con un'unica realtà”.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

non se ne farà nulla e ti spiego perchè:
premesso che mi pare, per la prima volta, entrambe si siano realmente seduti ad un tavolo, mentre in passato erano solo chiacchere da Bar, il vero problema è come finire la stagione agonistica . se voi della P.R.O. non vi accollate di pagare da adesso a fine stagione, non se ne farà nulla.
Arriverà qualcun altro da fuori che lo farà .
ed a quel punto addio unica società.

Anonimo ha detto...

E' incredibile come nel calcio si continui a fantasticare. Un mondo a se, fuori da ogni realtà. Si danno per facili o addirittura scontate cose viceversa molto complesse e spesso illogiche. Ma a chi può interessare il calcio oggi ? Imperia Calcio o Pro Imperia che sia ? Non esiste pubblico, le istituzioni sono lontane ed impotenti economicamente, le aziende e sponsor vivono un momento storico drammatico, le famiglie soffrono. Stenta l'edilizia, il turismo, la nautica, il mercato automobilistico. Uno tsunami di proporzioni mondiali forse unico nella storia. Anche i top club hanno già ridotto investimenti e follie che hanno caratterizzato il recente passato e qualcuno pensa che una società sperduta di Provincia sia vendibile magari al costo di un appartamento in Costa Azzurra così come bere un bicchier d'acqua. Grande ottimismo o cecità ?

Anonimo ha detto...

Anch'io sono d'accordo col fatto che bisogna ridimensionare il fenomeno calcio, ecco perchè una sola società ad Imperia è più che sufficiente, in serie D, oltre, penso, non si possa andare. Già dall'anno prossimo molte società stringeranno la cinghia e ci saranno rimborsi molto più bassi per i giocatori non professionisti e tanti saranno a spasso.

Dubbioso ha detto...

Scusate ma gli altri cosa mettono sul piatto della bilancia? Solo debiti?? Dov'è l'equilibrio per una fusione? Strutture inferiori, categoria inferiore, ora direi anche capacità inferiore... Al massimo può essere un'incorporazione dell'Imperia nella Pro!

Anonimo ha detto...

VIA DALLE PALLE!!! ha detto...
"...non ritenendolo all'altezza della situazione"

Non è Bencardino che non era all'altezza della situazione, siete VOI che non siete mai stati all'altezza della situazione, fin dal primo momento in cui ci avete presi per il culo, basando la vostra strategia solo sulla fantomatica "guerra del latte".. e noi coglioni a venirvi dietro.. non ci sembrava vero che dopo anni ci fosse una dirigenza composta da persone "a posto", dopo anni di master.. ma col senno di poi, meglio il Master, almeno eravamo coscienti del fatto che pigliasse tutti per il culo!
Basta parole, in questi anni ne avete fatte poche, e soprattutto quasi tutte sbagliate, levatevi dai coglioni e fate più bella figura.

Anonimo ha detto...

ASSENZA DELLA RAGIONE

LA SOCIETA' SPORTIVA OLIMPIA, , ERA NATA CON UNO SCOPO NOBILE DI ESPANDERE L'ATTIVITA' DIDATTICA CALCISTICA RIVOLTA A TUTTI, UTILIZZANDO GLI ORATORI DISPONIBILI A IMPERIA, CIOE'FAR RIVIVERE GLI ORATORI SENZA DISTINZIONE DI RAZZA.
POI, ALCUNI DI VOI, COMPRESO QUELLO CHE TU CONSIDERI ANCORA IL NUMERO 1 NEL MONDO DEL CALCIO CHE TI HA RIDOTTO AL FALLIMENTO, DA TE CONDIVISO, AVETE PERSO LA RAGIONE RINCORRENDO L'ALTRA SOCIETA' PECCANDO DI PRESUNZIONE.
NON AVEVATE NE PRIMA NE ORA NE DOPO LA FORZA FINANZIARIA.
GIA', PREDICAVATE BENE:QUESTO E' UN PROGETTO INNOVATIVO, DI VOLONTARIATO,NON SI PAGA L'ISCRIZIONE.
INVECE ORA...
AVETE PERSO LA RAGIONE.
COMPLIMENTI AL SIG. BONAVIA, LE DIMISSIONI TI FANNO ONORE, FORSE ERA MEGLIO PRIMA DELLA LETTERA, COMUNQUE MEGLIO TARDI CHE MAI.

Anonimo ha detto...

LA MIGLIORE SALUZIONE


TUTTI I SOCI E I DIRIGENTI DEVONO DIMETTERSI DAL CALCIO PER SEMPRE.

IL NOME IMPERIA DEVE ANDARE ALL'ATTUALE PRO.

COSTITUIRE UN SECONDO SETTORE GIOVANILE DISTACCATO PER CREARE LA DOVUTA, NECESSARIA E GIUSTA CONCORRENZA.
IL MONOPOLIO NON DEVE ESISTERE. ALTRIMENTI SI VA PEGGIO.

Anonimo ha detto...

La capacita', la lungimiranza. e la saggezza ed il rispetto non si acquistano al supermercato. Ed a lungo termine le verità emergono inesorabili ed a volte improvvise. Un "progetto", quello dell'imperia Calcio che non poteva stare in piedi. Troppo contro qualcuno e poco a favore di qualcosa. Il non far pagare i tesserati solo per svuotare i "cugini", il rincorrere categorie proibitive con la prima squadra, contrarre debiti per un campo fuori mano e che ben poco avrebbe potuto rendere ecc. Ecc. Ed ora il prevedibile tsunami che non farà altro che infangare per l'ennesima volta il Calcio che proprio in Provincia non riesce ad avere pace e stabilita'. Speriamo che le lezioni possano servire per un futuro migliore ...